Venefici : dalle questiones medico legales di paolo zacchia / di Paolo Zacchia
Tipo de material: TextoSeries Storia del pensiero simbolico e tradizionaleDetalles de publicación: Milano : Mimesis, 2001 Descripción: 186 p. ; 22 cmISBN: 88-8483-008-7Tema(s): Medicina legal | Sustancias tóxicasResumen: In tutti codici penali, dal mondo antico al moderno, è smpre prevista la possibilità di un'apertura all'indulgenza, tranne che nel caso del delitto contro beni e persone effettuato col mezzo del veleno: il veneficio. Parola che ancora oggi agita sentimenti nelle parti più profonde dell'essere, così come nel mondo antico ha permesso l'irrogazione di pene tremende, in un'Europa che, per secoli, risentirà dell'antica disposizione giudiziaria romana: al "veneficius" sia data l'interdizione "ignis e aqua", ovvero la possibilità di cibarsi o di ricevere ospitalità come essere umano. Chi opera con veleni non appartiene al nostro genere, quindi, ma quale allora? In quali tenebre crescono le creature che si vorrebbe espungere dall'umanità civile? E' opportuno ripercorrere le tappe di questa storia partendo dalla su aparte centrale, a cavallo fra la fine del pensiero magico e l'inizio del razionalismo moderno, stupendamente affrescata dal genio organizzatore di Paolo Zacchia, archiatra pontificio, che all'epoca del secondo processo a galileo dà ordine a tutta la materia del veleno. Viene qui proposta la prima traduzione dell'opera latina, che a buon diritto può essere considerata la prima opera medico legale dell'umanità per mapiezza e profondità di pensiero, per rispetto dell atradizione quanto per illuminata apertura alla scienza moderna.Tipo de ítem | Biblioteca de origen | Signatura | URL | Estado | Fecha de vencimiento | Código de barras | Reserva de ítems |
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Monografías | 04. BIBLIOTECA CIENCIAS DE LA SALUD | 3203/PIE (Navegar estantería(Abre debajo)) | Texto completo | Disponible Ubicación en estantería | Bibliomaps® | 3741686905 |
Bibliografía: p. 182-186
In tutti codici penali, dal mondo antico al moderno, è smpre prevista la possibilità di un'apertura all'indulgenza, tranne che nel caso del delitto contro beni e persone effettuato col mezzo del veleno: il veneficio. Parola che ancora oggi agita sentimenti nelle parti più profonde dell'essere, così come nel mondo antico ha permesso l'irrogazione di pene tremende, in un'Europa che, per secoli, risentirà dell'antica disposizione giudiziaria romana: al "veneficius" sia data l'interdizione "ignis e aqua", ovvero la possibilità di cibarsi o di ricevere ospitalità come essere umano. Chi opera con veleni non appartiene al nostro genere, quindi, ma quale allora? In quali tenebre crescono le creature che si vorrebbe espungere dall'umanità civile? E' opportuno ripercorrere le tappe di questa storia partendo dalla su aparte centrale, a cavallo fra la fine del pensiero magico e l'inizio del razionalismo moderno, stupendamente affrescata dal genio organizzatore di Paolo Zacchia, archiatra pontificio, che all'epoca del secondo processo a galileo dà ordine a tutta la materia del veleno. Viene qui proposta la prima traduzione dell'opera latina, che a buon diritto può essere considerata la prima opera medico legale dell'umanità per mapiezza e profondità di pensiero, per rispetto dell atradizione quanto per illuminata apertura alla scienza moderna.
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